Vendita occasionale verso l’estero – Regno Unito

vendita occasionale verso l'estero il Regno unito Domanda degli utenti
Vendita occasionale verso l’estero il Regno unito 
vendita occasionale verso l'estero
vendita occasionale verso l’estero il Regno unito
Domanda
Buongiorno,
sono una piccola artigiana, fino ad ora ho venduto in modo molto occasionale e ad una ristretta cerchia di persone. Vorrei però far crescere la mia attività e partecipare ad alcune fiere di settore in Inghilterra.
Se tutto andrà bene aprirò sicuramente p.iva, ma per il primo anno, non avendo mai sperimentato il mercato, sono costretta a limitare i rischi e le spese quanto più possibile. Volevo sapere quindi se anche i rapporti con i compratori esteri possono essere regolati tramite ritenuta d’acconto, se questa formula è riconosciuta in UK o eventualmente quale potrebbe essere l’equivalente.
Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi.

Risposta
Avendo, immagino, lei come centro dei propri affari l’Italia lei è soggetta alle leggi tributarie italiane. Inoltre se parliamo di prestazioni occasionali allora c’è la ritenuta d’acconto del 20 % (per provvigioni occasionali addirittura del 11,50 %) ma se si parla di artigianato e dunque vendita di prodotti compiuta in modo occasionale la ricevuta per vendita occasionale c’è ma la ritenuta d’acconto non c’è. La marca da bollo di 2 € si per ricevute che riportano importi uguali o superiori a 77,47 €. I limiti per le ricevute di vendite occasionali sono gli stessi di quelli per le altre ricevute. Questo vale in Italia come all’estero con acquirenti esteri e quindi anche nel caso del’ Regno unito

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