Consulenze gratuite da guestbook

consulenze

 
 
precedenti consulenze
71 messaggi.
MARTINELLO MARTINELLO da PADOVA pubblicato il Febbraio 3, 2020 alle 12:52 pm:
Buongiorno, sono una ragazza di 35 anni e realizzo opere in ceramica, come sculture, vasi, lampade, ogni oggetto è unico. Volevo mettermi in regola e aprire partita iva. Altri ceramisti mi hanno consigliato la partita iva da artista, dicendomi che va bene per il mio caso visto che realizzo opere uniche e non in serie. Volevo avere maggiori informazioni su questo e sapere che tasse mi porterebbe a pagare. Ringrazio moltissimo, cordialmente, Martinello
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che se lei realizza pezzi unici e non su committenza o in serie allora si puo' inquadrare nell'attività avente codice ateco 90.03.09 con descrizione come segue "altre creazioni artistiche e letterarie" . In tal caso puo' optare per il regime forfetario e pagare il 5 % sul 67 % dei ricavi incassati in un determinato anno. Poi in quanto attività d tipo artistico e quindi con prodotti a carattere unico si deve iscrivere alla gestione separata Inps e pagare il 25,72 % ogni anno sul reddito imponibile ai fini imposta sostitutiva relativa al regime forfetario. Nel caso della gestione separata Inps non è possibile beneficiare della riduzione al 65 % dei contributi Inps dovuti per l'anno di cui beneficiano altre gestioni. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Laura Laura da Dublino pubblicato il Gennaio 4, 2020 alle 4:37 pm:
Buongiorno, vivo e lavoro in Irlanda, regolarmente iscritta all'AIRE. Ho una casa in Italia, che affitto tramite un sito online. Mi chiedevo, dove devo pagare le tasse per le somme che ricevo da questa casa, in Italia o in Irlanda? Oppure in entrambi i Paesi? La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta. Le auguro buona giornata e buon anno, Laura
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che essendosi iscritta all'A.I.R.E. lei risulta cancellata dall'anagrafe dei residenti in Italia; in tal caso allora deve presentare la dichiarazione dei redditi in Irlanda poiché in questa situazione risulta avere residenza fiscale in Irlanda. Tuttavia nel caso suo avendo redditi da fabbricati per un'unità immobiliare situata in Italia deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia per pagare l'Irpef o cedolare secca a seconda dei casi sui redditi da fabbricati che produce tale unità immobiliare. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Antonia Antonia da Salerno pubblicato il Gennaio 3, 2020 alle 8:23 pm:
Buongiorno, mio padre è morto 4 anni e mezzo fa e da allora abbiamo fatto la successione ma non la divisione per la casa .In questa casa abitiamo io e mia madre, due unità differenti. L'unità dove vivo io è per metà grezza. Mia sorella invece vive altrove. Eravamo stati consigliati di non fare la divisione, all'epoca, per non pagare le tasse, invece adesso è arrivato l' Imu a tutte e TRE. È corretto questo? Dobbiamo pagare l'Imu tutte e tre oppure mia madre no? smSi può richiedere uno sgravio, una diminuzione o un qualcosa x pagare di meno visto che, essendo stati consigliati male, adesso ci sono questi 4 Anni da pagare con gli interessi? Grazie mille in anticipo
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che nel caso di sua madre posso ipotizzare che lei avesse stessa residenza con suo padre in una determinata unità immobiliare; in tal caso in riferimento all'unità immobiliare dove aveva residenza con suo padre per diritto di abitazione lei assume per intero l'usufrutto e nessuno paga IMU su quell'unità immobiliare. Per le altre unità immobiliari pagate tutti e tre IMU in proporzione alla quota di possesso delle stesse unità immobiliari. Se sono arrivati gli avvisi di accertamento questi vanno pagati o al massimo rateizzati. Per gli anni non accertati potete procedere con il pagamento dell'IMU non pagata piu' ravvedimento operoso. Buona serata Dott. Gatti Domenico

consulenze

 
 
precedenti consulenze
3 messaggi.
Angelo Angelo da Udine pubblicato il Gennaio 16, 2020 alle 4:01 pm:
Buongiorno, scrivo per avere un informazione, se possibile. Io tra pochi giorni dovrei essere assunto da un azienda alimentare, con contratto flessibile al 74,qualcosa%. Nelle mie intenzioni ho quella di aprire un commercio online che sia quello tramite piattaforme varie o anche negozio online personale. Ho dubbi sulla fattibilità, nel senso se è possibile avviare un commercio regolare di tale attività o l'azienda dove andrò può negarmelo. Specifico che le cose che andrò a vendere non fanno concorrenza alla mia futura azienda. E se mi permettessero di aprirla, i 300 di inps dovrei versarli io o quelli della mia futura azienda basteranno? Grazie per la disponibilità e per il tempo che mi ha dedicato.
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che c'è esonero per pagamento di contributi Inps commercianti solo nel caso di sussistenza di contratto di lavoro a tempo pieno. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Adrian Adrian da Roma pubblicato il Settembre 8, 2019 alle 12:31 pm:
Salve, sono una ragazza di 25 anni che vorrebbe avviare in attività di vendita di abbigliamento online. Siamo io e mia sorella di 16 anni a voler cominciare quest’attività. Vorremmo avere delucidazioni a riguardo ed essere seguite di conseguenza da un commercialista. Grazie
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le posso dire che potrebbe essere opportuno iniziare con vendite occasionali e poi aprire la partita IVA con opzione per regime forfetario. Se volete informazioni più dettagliate e volete avviare una collaborazione con il mio studio mi potete telefonare al numero di cellulare 3895559595. A causa della eccessiva pubblicità vi chiedo di inviarmi un messaggio con vostro recapito telefonico o di cellulare se intendete contattarmi. Grazie. Buona serata dott. Gatti Domenico
Giuseppe Giuseppe da België pubblicato il Luglio 22, 2019 alle 2:37 pm:
Buongiorno Dott. Gatti, vi contatto al fine di sapere più info possibile per aprire un'attività quale un "cafè letterario" nel Siciliano. incentivando il territorio socio-culturale della zona, dando spazio ad artisti emergenti, dando un punto di ritrovo ai giovani anche per leggere un libro; di fatti ci piacerebbe proporre inoltre alla casa Comunale la possibilità di trasferire la propria Biblioteca nell'attività. Diciamo che nell'immaginario c'è molto da fare e da chiedere, pertanto vengo al dunque. In che modo è possibile aprire un'attività con degli incentivi europei/statali facendo leva anche su fondi regionali per incentivare l'arte e la cultura nel territorio. concludo ringraziandovi e spero pertanto di ricevere un vostro aiuto magari privatamente. vi Auguro una buona settimana e un buon lavoro. Spero presto.
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che allo stato attuale per realizzare quanto da lei espresso la formula giusta sarebbe aprire un bar con la il bando "Resto al sud". Sarebbe un attività che realizza servizi e avrebbe anche una vocazione di promozione del territorio, come a me sembra di aver capito che lei voglia realizzare. Per ottenere un finanziamento sufficiente a realizzare il progetto (compreso quello di trasferire la biblioteca comunale, sempre che il comune lo permetta) si potrebbe pensare a una forma di srl con due soci in modo da poter arrivare a una richiesta di 100.000 €. Le dico che ci sono dei requisiti che però si devono avere per accedere ai bandi. Nel caso del bando "Resto al sud" per esempio il limite di età è di 46 anni e si deve trattare di soci che non abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non abbiano avviato già altra attività di impresa. Inoltre la parte a fondo perduto è del 35 % della spesa ammissibile poi il 65 % va restituito in 8 anni con un tasso di interessi pagato tramite un ulteriore contributo proveniente dai Fondi europei. Il prestito però è garantito dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. La sua domanda come vede per avere una risposta precisa richiederebbe informazioni altrettanto precise. Inoltre anche in presenza di tutte le informazioni la risposta è troppo complessa e lunga e sarebbe opportuna una consulenza a pagamento. Buona serata dott. Gatti Domenico

consulenze

 
 
precedenti consulenze
4 messaggi.
Stefano Stefano da Grottaferrata pubblicato il Gennaio 21, 2020 alle 5:40 pm:
  Sono titolare di partita IVA e negli ultimi due anni ho lavorato come libero professionista con brevi contratti di tre mesi rinnovati non continuativamente. Per questo motivo il mio reddito indicato nel CUD rilasciato dall'azienda era basso e cioè di 3500 euro nel 2016 e di 3200 nel 2017. Ho fatto la dichiarazione dei redditi per entrambi (sono con il regime forfetario) e pagato le relative tasse. Parlando con un collega mi è venuto il dubbio se potevo invece non fare la dichiarazione e non pagare perché rientravo nella no tax area. Quindi la domanda che vi pongo è questa: secondo voi con il mio reddito così basso rientro nella no tax area essendo con partita IVA? Vi ringrazio
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che nel caso di apertura partita IVA si è comunque obbligati a presentare le dichiarazioni dei redditi in riferimento agli anni nei quali risulta attiva la partita IVA. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Antonio Antonio da Monza pubblicato il Settembre 30, 2019 alle 11:19 pm:
Buongiorno. Dal 1/1/2017 al 31/5/2017 ero co.co.pro. per un'azienda. Il 15/09/2017 apro P.I. regime forfettario e il principale cliente è la stessa azienda per la quale ero co.co.pro. Per il 2019 il principale cliente è sempre la stessa azienda. Domanda: per l'esercizio 2020, devo aderire al regime ordinario o posso rimanere forfettario? Grazie mille e buon lavoro
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buona sera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che poiché ha fatturato prevalentemente verso un soggetto fiscale che è stato datore di lavoro nei due anni precedenti al 2019 allora nel corso del 2019 ha perso i requisti per rimanere nel regime forfetario; pertanto nel 2020 la sua azienda si trova nel regime ordinario. Buona serata Dott. Gatti Domenico
Angelo Angelo da Roma pubblicato il Settembre 4, 2019 alle 3:28 pm:
Buongiorno, io sono attualmente in regime forfettario (attività di vendita servizi e corsi online) sto valutando la proposta di un'azienda austriaca come venditore porta a porta ma so che non è compatibile con il regime forfettario domanda: fino al fatturato netto di 5.000 € proveniente dall'attività di venditore porta a porta potrei mantenere il regime forfettario per la mia attuale attività? e solo al superamento di tale soglia dovrei trovare un regime fiscale con IVA che possa andare bene per entrambe le attività? Grazie
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda lei può mantenere il regime forfetario fino al limite di 6410,26 € di compensi maturati per provvigioni per vendite a domicilio porta a porta. Nel caso in cui si supera tale importo come provvigioni e lei attivi il codice attività per vendite a domicilio porta a porta non ci si può più avvalere del regime forfetario. Buona serata dott. Gatti Domenico

consulenze

 
 
precedenti consulenze
(ancora nessun messaggio)