Consulenze gratuite da guestbook

consulenze

 
 
precedenti consulenze
71 messaggi.
Enzo Enzo da Terracina pubblicato il Marzo 16, 2019 alle 7:59 pm:
Virrei una conzulenza commerciale
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Mi scusi ma la sua domanda è troppo generica. o mi specifica qui che tipo di informazioni vuole oppure mi può telefonare al numero 3895559595 e cercherò di rispondere in modo soddisfacente alle sue domande. Saluti dott. Gatti Domenico
Marco Marco da Lavagna pubblicato il Marzo 13, 2019 alle 10:57 am:
Buongiorno, sto ristrutturando il mio appartamento, trattasi di prima casa, ho già presentato la S.C.I.A. in comune. La mia domanda è riferita all'Iva agevolata al 10%, in particolare volevo sapere se è applicabile all'acquisto del materiale edilizio, materiale idraulico, sanitari, rubinetteria, serramenti, infissi e sulla manodopera dell'impresa. Non ho la concessione edilizia ma solamente la S.C.I.A. in quanto trattasi di restauro conservativo senza modifiche importanti. Grazie mille!
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
L'IVA agevolata al 10 % è applicabile a immobili con destinazione d'uso di tipo abitativo e è corretto l'applicazione dell'IVA al 10 % nel caso di restauri di tipo conservativo. L'IVA al 10 % però può essere applicata a materiali e opere eseguite nell'ambito dello stesso progetto di ristrutturazione e quindi nel'ambito dello stesso contratto di appalto. Per ulteriori consulenze è previsto il pagamento di un corrispettivo. Si richiede di porre le domande e poi si riceverà preventivo per il costo della risposta. Nel caso in cui poi si voglia intraprendere un percorso di collaborazione professionale ci si può sentire telefonicamente al numero 3895559595 e poi ne parliamo. Saluti dott. Gatti Domenico
Alessio Alessio pubblicato il Febbraio 24, 2019 alle 1:39 pm:
Salve. Ho una domanda velocissima. Per quanto riguarda l'IRPEF, senza considerare le detrazioni lavoro dipendente e tutte le altre deduzioni o detrazione, considerando dunque le aliquote da applicare, un soggetto che lavorasse 1 giorno e guadagnasse 20.000 euro (da dipendente, per assurdo), pagherebbe esattamente quanto (3450+27% sulla differenza tra il reddito e 15000 euro) un soggetto che ha lavorato 365 giorni, è corretto? Ad esempio: lavoro 4 mesi, guadagno lordi 1500 euro al mese. Cioè 6000 euro. 6000 euro, a questo punto, sarà la base imponibile su cui calcolare l'IRPEF dovuta per il periodo di imposta, è giusto?. Non bisogna rapportare, per conoscere la base imponibile, i 6000 euro all'anno intero. In altri termini, la base imponibile non sarà 18000 euro, è corretto?. 18000 euro sarà l'importo che il datore di lavoro userà per calcolare le ritenute. Dunque, se da un lato il datore di lavoro applicherà le ritenute irpef nella misura dell'aliquota potenziale riferita alla base imponibile risultante da lordo mensile ricevuto rapportato all'anno intero, in sede di dichiarazione dei redditi avrei certamente un credito perché la base imponibile reale, e dunque l'aliquota reale, non sarebbe 18000 ma 6000. E' corretto?
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Il meccanismo per il calcolo dell’imposta dovuta è il seguente : si procede a scaglioni come già da lei delineato pur tuttavia si considerano i giorni lavorati nell’anno. Si calcolano con una formula particolare le detrazioni da lavoro dipendente (che sono inversamente proporzionali al crescere del reddito annuo) e poi si rapportano tali detrazioni alla quota dell’anno che si è lavorato. A quel punto risulta quanto segue : imposta netta = imposta lorda – detrazioni da lavoro dipendente poi si detraggono le ritenute già pagate e se le ritenute superano tale importo allora esce quella che si definisce una differenza negativa che corrisponde a un credito di imposta altrimenti esce una differenza positiva e si tratta di un ammontare di imposta dovuta; essa va pagata e vanno pagati anche gli acconti calcolandoli su tale differenza di imposta. Per ulteriori consulenze è previsto il pagamento di un corrispettivo. Si richiede di porre le domande e poi si riceverà preventivo per il costo della risposta. Nel caso si voglia intraprendere un percorso di collaborazione professionale ci si può sentire telefonicamente al numero 3895559595 e poi ne parliamo. Saluti dott. Gatti Domenico

consulenze

 
 
precedenti consulenze
3 messaggi.
Angelo Angelo da Udine pubblicato il Gennaio 16, 2020 alle 4:01 pm:
Buongiorno, scrivo per avere un informazione, se possibile. Io tra pochi giorni dovrei essere assunto da un azienda alimentare, con contratto flessibile al 74,qualcosa%. Nelle mie intenzioni ho quella di aprire un commercio online che sia quello tramite piattaforme varie o anche negozio online personale. Ho dubbi sulla fattibilità, nel senso se è possibile avviare un commercio regolare di tale attività o l'azienda dove andrò può negarmelo. Specifico che le cose che andrò a vendere non fanno concorrenza alla mia futura azienda. E se mi permettessero di aprirla, i 300 di inps dovrei versarli io o quelli della mia futura azienda basteranno? Grazie per la disponibilità e per il tempo che mi ha dedicato.
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che c'è esonero per pagamento di contributi Inps commercianti solo nel caso di sussistenza di contratto di lavoro a tempo pieno. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Adrian Adrian da Roma pubblicato il Settembre 8, 2019 alle 12:31 pm:
Salve, sono una ragazza di 25 anni che vorrebbe avviare in attività di vendita di abbigliamento online. Siamo io e mia sorella di 16 anni a voler cominciare quest’attività. Vorremmo avere delucidazioni a riguardo ed essere seguite di conseguenza da un commercialista. Grazie
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le posso dire che potrebbe essere opportuno iniziare con vendite occasionali e poi aprire la partita IVA con opzione per regime forfetario. Se volete informazioni più dettagliate e volete avviare una collaborazione con il mio studio mi potete telefonare al numero di cellulare 3895559595. A causa della eccessiva pubblicità vi chiedo di inviarmi un messaggio con vostro recapito telefonico o di cellulare se intendete contattarmi. Grazie. Buona serata dott. Gatti Domenico
Giuseppe Giuseppe da België pubblicato il Luglio 22, 2019 alle 2:37 pm:
Buongiorno Dott. Gatti, vi contatto al fine di sapere più info possibile per aprire un'attività quale un "cafè letterario" nel Siciliano. incentivando il territorio socio-culturale della zona, dando spazio ad artisti emergenti, dando un punto di ritrovo ai giovani anche per leggere un libro; di fatti ci piacerebbe proporre inoltre alla casa Comunale la possibilità di trasferire la propria Biblioteca nell'attività. Diciamo che nell'immaginario c'è molto da fare e da chiedere, pertanto vengo al dunque. In che modo è possibile aprire un'attività con degli incentivi europei/statali facendo leva anche su fondi regionali per incentivare l'arte e la cultura nel territorio. concludo ringraziandovi e spero pertanto di ricevere un vostro aiuto magari privatamente. vi Auguro una buona settimana e un buon lavoro. Spero presto.
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che allo stato attuale per realizzare quanto da lei espresso la formula giusta sarebbe aprire un bar con la il bando "Resto al sud". Sarebbe un attività che realizza servizi e avrebbe anche una vocazione di promozione del territorio, come a me sembra di aver capito che lei voglia realizzare. Per ottenere un finanziamento sufficiente a realizzare il progetto (compreso quello di trasferire la biblioteca comunale, sempre che il comune lo permetta) si potrebbe pensare a una forma di srl con due soci in modo da poter arrivare a una richiesta di 100.000 €. Le dico che ci sono dei requisiti che però si devono avere per accedere ai bandi. Nel caso del bando "Resto al sud" per esempio il limite di età è di 46 anni e si deve trattare di soci che non abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non abbiano avviato già altra attività di impresa. Inoltre la parte a fondo perduto è del 35 % della spesa ammissibile poi il 65 % va restituito in 8 anni con un tasso di interessi pagato tramite un ulteriore contributo proveniente dai Fondi europei. Il prestito però è garantito dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. La sua domanda come vede per avere una risposta precisa richiederebbe informazioni altrettanto precise. Inoltre anche in presenza di tutte le informazioni la risposta è troppo complessa e lunga e sarebbe opportuna una consulenza a pagamento. Buona serata dott. Gatti Domenico

consulenze

 
 
precedenti consulenze
4 messaggi.
Stefano Stefano da Grottaferrata pubblicato il Gennaio 21, 2020 alle 5:40 pm:
  Sono titolare di partita IVA e negli ultimi due anni ho lavorato come libero professionista con brevi contratti di tre mesi rinnovati non continuativamente. Per questo motivo il mio reddito indicato nel CUD rilasciato dall'azienda era basso e cioè di 3500 euro nel 2016 e di 3200 nel 2017. Ho fatto la dichiarazione dei redditi per entrambi (sono con il regime forfetario) e pagato le relative tasse. Parlando con un collega mi è venuto il dubbio se potevo invece non fare la dichiarazione e non pagare perché rientravo nella no tax area. Quindi la domanda che vi pongo è questa: secondo voi con il mio reddito così basso rientro nella no tax area essendo con partita IVA? Vi ringrazio
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che nel caso di apertura partita IVA si è comunque obbligati a presentare le dichiarazioni dei redditi in riferimento agli anni nei quali risulta attiva la partita IVA. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Antonio Antonio da Monza pubblicato il Settembre 30, 2019 alle 11:19 pm:
Buongiorno. Dal 1/1/2017 al 31/5/2017 ero co.co.pro. per un'azienda. Il 15/09/2017 apro P.I. regime forfettario e il principale cliente è la stessa azienda per la quale ero co.co.pro. Per il 2019 il principale cliente è sempre la stessa azienda. Domanda: per l'esercizio 2020, devo aderire al regime ordinario o posso rimanere forfettario? Grazie mille e buon lavoro
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buona sera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che poiché ha fatturato prevalentemente verso un soggetto fiscale che è stato datore di lavoro nei due anni precedenti al 2019 allora nel corso del 2019 ha perso i requisti per rimanere nel regime forfetario; pertanto nel 2020 la sua azienda si trova nel regime ordinario. Buona serata Dott. Gatti Domenico
Angelo Angelo da Roma pubblicato il Settembre 4, 2019 alle 3:28 pm:
Buongiorno, io sono attualmente in regime forfettario (attività di vendita servizi e corsi online) sto valutando la proposta di un'azienda austriaca come venditore porta a porta ma so che non è compatibile con il regime forfettario domanda: fino al fatturato netto di 5.000 € proveniente dall'attività di venditore porta a porta potrei mantenere il regime forfettario per la mia attuale attività? e solo al superamento di tale soglia dovrei trovare un regime fiscale con IVA che possa andare bene per entrambe le attività? Grazie
ilcommercialistaonline Risposta dell'amministratore di: ilcommercialistaonline
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda lei può mantenere il regime forfetario fino al limite di 6410,26 € di compensi maturati per provvigioni per vendite a domicilio porta a porta. Nel caso in cui si supera tale importo come provvigioni e lei attivi il codice attività per vendite a domicilio porta a porta non ci si può più avvalere del regime forfetario. Buona serata dott. Gatti Domenico

consulenze

 
 
precedenti consulenze
(ancora nessun messaggio)