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71 messaggi.
ANTONIO ANTONIO da ROMA pubblicato il Maggio 15, 2019 alle 8:09 pm:
Buonasera, i premi versati relativi ad un piano integrativo di previdenza complementare (P.I.P.) presso una assicurazione privata, oltre al fondo pensione già presente in azienda, per poter essere dedotti dal proprio reddito, vanno inseriti nel rigo E27 colonna 2 del modello 730? Grazie.
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Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che i premi relativi ai piani integrativi di previdenza complementare vanno inseriti nel rigo E27 del modello 730 con un limite che è di 5164,67 € Saluti dott. Gatti Domenico
Salvatore Salvatore da Palermo pubblicato il Maggio 12, 2019 alle 8:23 pm:
Buonasera, ho acquistato dei prodotti alimentari per l'azienda di famiglia ma li ho fatti fatturare a mio nome. Io non sono il titolare dell'azienda. Questi prodotti dovrebbero essere poi rivenduti tramite l'azienda. Cosa fare? Essendo trascorso un po' di tempo non credo che sia possibile chiedere al venditore di rettificare la fattura; pensavo ad una cessione a titolo gratuito. Voi che ne pensate?
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Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda lei deve compiere una vendita occasionale alla azienda per pari importo pagato e essa rivenderà i prodotti. Questo occorre per fare risultare acquistati dall'azienda i prodotti e con il costo definito dall'azienda alimentare di partenza. La vendita occasionale non implica ritenuta di acconto. Saluti dott. Gatti Domenico
Andreea Anitoaie Andreea Anitoaie da Monza pubblicato il Maggio 12, 2019 alle 4:24 pm:
Buongiorno lavoro presso un ufficio amministrativo di un impresa. Settimana scorsa il commercialista mi ha mandato un F24 di circa 14 mila euro. L'impresa non ha mai cambiato negli ultimi 2 anni i dipendenti e i salari rispetto all'anno precedente (2018) variano di un centinaio di euro più o meno ( chi più chi meno). Nella fascia Dm10 del F24 l'importo da pagare è di 6200€ e quello già è aumentato rispetto all'anno scorso ma potrebbe essere giusto per il leggero aumento degli stipendi. Invece la voce INAIL è di 6500€ e la spiegazione del commercialista è stata che l'agenzia delle entrate si è accolta la rata di febbraio e maggio e che hanno fatto una riclassificazione. Gli anni precedenti soprattutto 2018 i F24 INAIL febbraio e stato di 800€ e maggio di 500€. Sommando tt l'anno scorso non supera i 2300€ di F24 pagato INAIL. Allora mi chiedo come mai quest'anno solo febbraio e maggio e di 6500€. Spero che sono stata abbastanza chiara e che voi mi potrete dare una delucidazione su questa cosa. Grazie mille attendo un vostro riscontro buona giornata
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Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che i premi di rischio Inail nell'anno 2019 sono stati aggiornati. Tuttavia se questo ha portato a una modifica dei valori per quello che lei mi ha raccontato le differenze (14000 € contro 2300 € in totale) sono troppo elevate. Se i dipendenti non sono cambiati e loro non hanno cambiato mansioni e orari di lavoro ritengo che sia doveroso un approfondimento. O è stato commesso un errore oppure c'è stata qualche modifica significativa negli assetti del personale dipendente. Saluti dott. Gatti Domenico

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Angelo Angelo da Udine pubblicato il Gennaio 16, 2020 alle 4:01 pm:
Buongiorno, scrivo per avere un informazione, se possibile. Io tra pochi giorni dovrei essere assunto da un azienda alimentare, con contratto flessibile al 74,qualcosa%. Nelle mie intenzioni ho quella di aprire un commercio online che sia quello tramite piattaforme varie o anche negozio online personale. Ho dubbi sulla fattibilità, nel senso se è possibile avviare un commercio regolare di tale attività o l'azienda dove andrò può negarmelo. Specifico che le cose che andrò a vendere non fanno concorrenza alla mia futura azienda. E se mi permettessero di aprirla, i 300 di inps dovrei versarli io o quelli della mia futura azienda basteranno? Grazie per la disponibilità e per il tempo che mi ha dedicato.
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Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che c'è esonero per pagamento di contributi Inps commercianti solo nel caso di sussistenza di contratto di lavoro a tempo pieno. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Adrian Adrian da Roma pubblicato il Settembre 8, 2019 alle 12:31 pm:
Salve, sono una ragazza di 25 anni che vorrebbe avviare in attività di vendita di abbigliamento online. Siamo io e mia sorella di 16 anni a voler cominciare quest’attività. Vorremmo avere delucidazioni a riguardo ed essere seguite di conseguenza da un commercialista. Grazie
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Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le posso dire che potrebbe essere opportuno iniziare con vendite occasionali e poi aprire la partita IVA con opzione per regime forfetario. Se volete informazioni più dettagliate e volete avviare una collaborazione con il mio studio mi potete telefonare al numero di cellulare 3895559595. A causa della eccessiva pubblicità vi chiedo di inviarmi un messaggio con vostro recapito telefonico o di cellulare se intendete contattarmi. Grazie. Buona serata dott. Gatti Domenico
Giuseppe Giuseppe da België pubblicato il Luglio 22, 2019 alle 2:37 pm:
Buongiorno Dott. Gatti, vi contatto al fine di sapere più info possibile per aprire un'attività quale un "cafè letterario" nel Siciliano. incentivando il territorio socio-culturale della zona, dando spazio ad artisti emergenti, dando un punto di ritrovo ai giovani anche per leggere un libro; di fatti ci piacerebbe proporre inoltre alla casa Comunale la possibilità di trasferire la propria Biblioteca nell'attività. Diciamo che nell'immaginario c'è molto da fare e da chiedere, pertanto vengo al dunque. In che modo è possibile aprire un'attività con degli incentivi europei/statali facendo leva anche su fondi regionali per incentivare l'arte e la cultura nel territorio. concludo ringraziandovi e spero pertanto di ricevere un vostro aiuto magari privatamente. vi Auguro una buona settimana e un buon lavoro. Spero presto.
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Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che allo stato attuale per realizzare quanto da lei espresso la formula giusta sarebbe aprire un bar con la il bando "Resto al sud". Sarebbe un attività che realizza servizi e avrebbe anche una vocazione di promozione del territorio, come a me sembra di aver capito che lei voglia realizzare. Per ottenere un finanziamento sufficiente a realizzare il progetto (compreso quello di trasferire la biblioteca comunale, sempre che il comune lo permetta) si potrebbe pensare a una forma di srl con due soci in modo da poter arrivare a una richiesta di 100.000 €. Le dico che ci sono dei requisiti che però si devono avere per accedere ai bandi. Nel caso del bando "Resto al sud" per esempio il limite di età è di 46 anni e si deve trattare di soci che non abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non abbiano avviato già altra attività di impresa. Inoltre la parte a fondo perduto è del 35 % della spesa ammissibile poi il 65 % va restituito in 8 anni con un tasso di interessi pagato tramite un ulteriore contributo proveniente dai Fondi europei. Il prestito però è garantito dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. La sua domanda come vede per avere una risposta precisa richiederebbe informazioni altrettanto precise. Inoltre anche in presenza di tutte le informazioni la risposta è troppo complessa e lunga e sarebbe opportuna una consulenza a pagamento. Buona serata dott. Gatti Domenico

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Stefano Stefano da Grottaferrata pubblicato il Gennaio 21, 2020 alle 5:40 pm:
  Sono titolare di partita IVA e negli ultimi due anni ho lavorato come libero professionista con brevi contratti di tre mesi rinnovati non continuativamente. Per questo motivo il mio reddito indicato nel CUD rilasciato dall'azienda era basso e cioè di 3500 euro nel 2016 e di 3200 nel 2017. Ho fatto la dichiarazione dei redditi per entrambi (sono con il regime forfetario) e pagato le relative tasse. Parlando con un collega mi è venuto il dubbio se potevo invece non fare la dichiarazione e non pagare perché rientravo nella no tax area. Quindi la domanda che vi pongo è questa: secondo voi con il mio reddito così basso rientro nella no tax area essendo con partita IVA? Vi ringrazio
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Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che nel caso di apertura partita IVA si è comunque obbligati a presentare le dichiarazioni dei redditi in riferimento agli anni nei quali risulta attiva la partita IVA. Buona giornata Dott. Gatti Domenico
Antonio Antonio da Monza pubblicato il Settembre 30, 2019 alle 11:19 pm:
Buongiorno. Dal 1/1/2017 al 31/5/2017 ero co.co.pro. per un'azienda. Il 15/09/2017 apro P.I. regime forfettario e il principale cliente è la stessa azienda per la quale ero co.co.pro. Per il 2019 il principale cliente è sempre la stessa azienda. Domanda: per l'esercizio 2020, devo aderire al regime ordinario o posso rimanere forfettario? Grazie mille e buon lavoro
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Buona sera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che poiché ha fatturato prevalentemente verso un soggetto fiscale che è stato datore di lavoro nei due anni precedenti al 2019 allora nel corso del 2019 ha perso i requisti per rimanere nel regime forfetario; pertanto nel 2020 la sua azienda si trova nel regime ordinario. Buona serata Dott. Gatti Domenico
Angelo Angelo da Roma pubblicato il Settembre 4, 2019 alle 3:28 pm:
Buongiorno, io sono attualmente in regime forfettario (attività di vendita servizi e corsi online) sto valutando la proposta di un'azienda austriaca come venditore porta a porta ma so che non è compatibile con il regime forfettario domanda: fino al fatturato netto di 5.000 € proveniente dall'attività di venditore porta a porta potrei mantenere il regime forfettario per la mia attuale attività? e solo al superamento di tale soglia dovrei trovare un regime fiscale con IVA che possa andare bene per entrambe le attività? Grazie
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Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda lei può mantenere il regime forfetario fino al limite di 6410,26 € di compensi maturati per provvigioni per vendite a domicilio porta a porta. Nel caso in cui si supera tale importo come provvigioni e lei attivi il codice attività per vendite a domicilio porta a porta non ci si può più avvalere del regime forfetario. Buona serata dott. Gatti Domenico

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